La pubblicità promozionale dei servizi e dei prodotti sanitari è vietata dalla legge quando inganna o suggestiona i pazienti e al contempo calpesta la dignità professionale dei medici.
Lo dice la legge italiana (il comma 525 della L. 145 del 2018), lo ha ribadito in questi giorni il Commissario europeo al mercato interno, Thierry Breton.