“Il protocollo d’intesa firmato al Ministero della Salute fra le Regioni e i rappresentanti dei medici di famiglia apre, nei fatti, una nuova fase del piano vaccinale anti Covid”, sostiene il Presidente della FNOMCeO.
È ottimista il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, che accoglie con favore la sigla dell’accordo tra Governo, Regioni e Sindacati che costituisce una cornice nazionale per il coinvolgimento dei medici di medicina generale nella campagna di vaccinazione anti-Covid.
“Avendo a disposizione nel Paese una rete capillare e prossima al cittadino di 40 mila medici vaccinatori – i medici di famiglia, appunto -, e disponendo, ovviamente, di un numero sufficiente di vaccini, sarà possibile, in tempi relativamente brevi, sottoporre a vaccinazione gli anziani, i pazienti più fragili e quelli affetti da particolari patologie – continua -. E questo con le stesse modalità utilizzate, tra novembre e dicembre e ormai da tempo, per somministrare il vaccino antinfluenzale”.
“Si potrà fare il vaccino nello studio del proprio medico, a domicilio o presso strutture individuate dalle Regioni – conclude Anelli -. Il rapporto di alleanza che lega il medico al paziente, la conoscenza approfondita e costante delle condizioni cliniche del cittadino aiuteranno a raggiungere, in un clima di serenità e fiducia, gli obiettivi fissati dal piano di vaccinazione, nel rispetto della dignità di ogni persona”.
Anelli chede inoltre di "liberare i brevetti dei vaccini anti-Covid, per la durata dell’emergenza, per garantirne uno sfruttamento diffuso e universale. E battere così sul tempo il virus, che, diffondendosi nella popolazione, tende a mutare, col rischio di sviluppare resistenze.