Un assegno fino a 5mila euro per i medici e i dentisti che fanno libera professione contagiati da Covid-19. È la nuova misura che la Fondazione Enpam ha introdotto per estendere ulteriormente gli aiuti messi in campo a seguito dell’emergenza sanitaria.
Il provvedimento deliberato dal Consiglio di amministrazione dell’Enpam lo scorso dicembre, ha ricevuto il via libera dai Ministeri vigilanti e si può ora fare domanda.
GLI IMPORTI
Gli importi del sussidio sono proporzionali sia allo stato di malattia, sia all’aliquota contributiva con cui gli iscritti versano i contributi di Quota B.
Sono tre i livelli di gravità della malattia con il conseguente aumento proporzionale della somma.
Si parte dalla forma più lieve con isolamento obbligatorio per positività al Covid (600 euro), per passare a una forma intermedia con ricovero ospedaliero, inclusa la degenza in terapia subintensiva (3.000 euro), sino al livello massimo di severità della patologia con il ricovero in terapia intensiva (5.000 euro).
Nell’ipotesi in cui, dopo la presentazione della domanda, si dovesse verificare un aggravamento delle condizioni di salute del malato, con l’integrazione della richiesta si potrà poi avere un conguaglio della somma. Per fare un esempio, se un iscritto è risultato prima positivo al test con pochi sintomi e ha preso 600 euro, ma in seguito è stato ricoverato in ospedale, gli spettano dopo aver rifatto domanda altri 2.400 euro.
Le somme indicate sono riferite ai contribuenti che pagano la Quota B intera. Per chi ha scelto la Quota B ridotta (la metà o il 2 per cento) l’indennità è riproporzionata.
Gli importi del sussidio per i pensionati corrispondono alla metà di quelli stabiliti per gli iscritti attivi.
Non è previsto, tranne che per i pensionati, un limite di reddito familiare per poter ricevere l’indennità.
I REQUISITI
Primo requisito, presente anche tra quelli per l’erogazione dei Bonus Enpam, è essere in regola con i contributi.
In seconda battuta, occorre aver avuto un reddito libero professionale nel 2019 soggetto alla Quota B (e averlo dichiarato nel modello D 2020).
Eccezioni sono previste per i neo-contribuenti, cioè quelli che verseranno la Quota B per la prima volta nel 2021, e per chi non ha avuto redditi da libera professione nel 2019 ma ha contribuito per il 2017 e per il 2018.
LA DOMANDA
La domanda si fa direttamente dall’area riservata del sito.
Insieme alla richiesta, gli iscritti devono allegare un documento che certifichi lo stato di malattia o il ricovero in ospedale.
Per chi è impossibilitato a fare domanda (per esempio è ricoverato per Covid) oppure nel caso in cui l’iscritto sia deceduto e i familiari vogliano chiedere il sussidio, verrà predisposto un modulo cartaceo.
Tutte le informazioni si trovano qui